Il 16 dicembre per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil si fermano tutti i lavoratori pubblici e privati. Otto ore di stop perché la manovra presentata dal governo Draghi è insoddisfacente su fisco, pensioni, scuola, industria e lavoro. Esonerato il settore della sanità pubblica e privata, comprese le rsa, per salvaguardare il diritto prioritario alla salute dei cittadini in questa fase di emergenza pandemica.

Pur apprezzando lo sforzo e l’impegno del premier Draghi e del suo esecutivo, la manovra è stata considerata insoddisfacente da entrambe le organizzazioni sindacali, in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile.

Ad accompagnare lo stop, una manifestazione nazionale a Roma e iniziative interregionali in altre quattro città: Milano, Cagliari, Bari e Palermo. Nella capitale l’appuntamento sarà a Piazza del Popolo dove interverranno i leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.

Qui le rivendicazioni sindacali su fiscoLAVOROpensionisociale