Faccetta nera a scuola: episodio a cui dare massimo rilievo
Perché intervenire sull’episodio avvenuto lo scorso venerdì all’ “Alberti – Porro” di Pinerolo, dove uno studente ha fatto risuonare a tutto volume le note di “Faccetta nera” durante l’intervallo? Non sarà un’esagerazione, di fronte alle tragedie in corso nel mondo, dedicare attenzione e critiche a un fatto tutto sommato secondario, in una realtà – la scuola – dove non mancano gesti stupidi compiuti da ragazzi immaturi?
Ci siamo posti domande simili, prima di scrivere queste parole. E la nostra risposta è che dobbiamo dare all’episodio il massimo rilievo, per due ottimi motivi.
Il primo è l’ignoranza e l’indifferenza che simili azioni rivelano. Si canta e si invita a cantare un inno al colonialismo più feroce, alla sopraffazione e alla violenza nazionalista, a un’idea di “patria” fondata sulla cancellazione delle patrie altrui.
Così come ci fanno orrore e paura i testi sessisti e discriminatori di tante canzoni pop e rap, allo stesso modo ci preoccupano questi rigurgiti di un passato fascista che è ancora ben presente nella nostra politica e nella nostra cultura. E che dobbiamo combattere.
Il secondo è la reazione della scuola, ispirata a un’idea nobile e concreta di cultura e formazione umana. Le parole e l’atteggiamento della Dirigente, l’impegno dell’istituto e di tantissime altre istituzioni scolastiche del territorio, ci confortano e ci spingono a una fattiva solidarietà e vicinanza. Sono infatti prive di qualsiasi risentimento, dettate non da una volontà punitiva ma dalla preoccupazione di insegnare, attraverso il sapere e l’esperienza, criteri etici che consentano di non commettere più simili errori. A livello del singolo individuo e, speriamo, della collettività.
Ѐ la scuola che vogliamo, e con questa scuola saremo sempre solidali.
FLC CGIL Torino