Torino, Bilancio di previsione 2025-27: serve un cambio di passo per affrontare la crisi del lavoro
Il bilancio di previsione 2025-27 della Città di Torino, illustrato stamattina dal Sindaco di Torino Lorusso, insieme all’assessore Nardelli, ha consentito di avere alcune informazioni di sintesi sui conti della Città, senza però poter avviare un confronto approfondito sulla concezione di sviluppo per Torino, di cui ci sarebbe un gran bisogno.
“Un dato salta comunque all’occhio più di molti altri: alla fine del triennio il Comune scenderà sotto gli 8 mila dipendenti, quando solo qualche anno fa si attestavano a quota 13mila.
Con la riduzione drastica dei dipendenti, è difficile pensare di garantire lo stesso livello dei servizi, pur ricorrendo ad appalti ed esternalizzazioni, quasi sempre penalizzanti per i lavoratori.
Come ci si immagina di affrontare le problematiche di una città segnata dall’aumento della povertà, dall’invecchiamento, dai problemi connessi all’integrazione e all’accoglienza, dall’emergenza abitativa, dai problemi del trasporto pubblico locale, se si pianificano tagli all’organico?
Mancano poi risposte sul lavoro, con la crisi del settore ad oggi portante per l’industria cittadina – l’automotive – e il dilagare della precarietà e del lavoro nero, anche in quei settori che più hanno attratto occupazione in questi anni, come la cultura e il turismo. Qui serve un cambio di passo, dal punto di vista politico oltreché amministrativo, del Governo della città. Che ad oggi, nostro malgrado, non riusciamo a vedere” dichiara Federico Bellono, Segretario Generale della Cgil Torino