Lunedì 3 febbraio assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi educativi scolastici del Comune di Torino

2020-02-03educativi

Cgil Fp – Cisl Fp – Uil Fpl – Csa e le Rsu del Settore Educativo Scolastico del Comune di Torino hanno dichiarato lo stato di agitazione e di mobilitazione di tutto il settore.

Il prossimo 3 febbraio, in occasione del Consiglio Comunale, dalle ore 13.30 alle 17.30, in via Palazzo di Città, si terrà un’assemblea di tutte le figure professionali dei servizi educativi.

Nei prossimi giorni sarà avviato il tentativo di conciliazione davanti al Prefetto, come prevede la legge, e qualora non si giungesse ad un accordo verrà dichiarato lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della divisione Servizi Educativi.

la mancata risposta della Sindaca alla richiesta d’incontro dei sindacati è un ulteriore grave segnale dell’indifferenza che questa Amministrazione ha nei confronti dei problemi del Settore Educativo della Città;

il Comune di Torino ha scelto una progressiva e continua dismissione delle scuole materne comunali decidendo di programmare la soppressione delle sezioni prima della scelta dei cittadini;

inoltre, gli insegnanti attendono una risposta in merito all’applicazione del calendario scolastico regionale 2019/20 in cui e’ previsto: “fine delle attività della scuola d’infanzia il 30 giugno 2020”. Senza un accordo tra le parti, i sindacati ritengono illegittima ogni forzatura oltre questo termine;

grave la decisione, accompagnata da un forte rallentamento delle procedure di concorso e da un piano assunzioni all’interno del servizio delle scuole materne vergognoso, in cui e’ prevista l’assunzione di solo 35 insegnanti di scuola materna da settembre 2020, a fronte delle centinaia di pensionamenti.

In questo contesto, e’ rilevante aggiungere che non sono previste assunzioni nella figura degli assistenti educativi.

Nel piano dei fabbisogni, pur in presenza di una graduatoria valida, l’ente non ha previsto nessuna nuova assunzione per gli educatori asilo nido, né tanto meno assegnazioni di personale amministrativo per il settore che versa, da anni, in una carenza cronica.

La dismissione dei servizi extra-scolastici, attraverso ITER, di un ente che si e’ sempre vantato di essere “Città Educativa”, è un ulteriore segno di debolezza di questa Amministrazione.

Manca una scelta politica di sostegno e di promozione del servizio sia per quanto riguarda le condizioni del personale, sia per il mantenimento di un offerta qualitativa dei servizi soprattutto nei confronti di coloro che necessitano di particolare attenzione ed inclusione, invertendo ciò che per decenni è stato sbandierato ed esportato in tutto il paese come il modello Torino, “fiore all’occhiello della città”.

La Sindaca Chiara Appendino ha disatteso quanto dichiarato in campagna elettorale, in merito alle garanzie del mantenimento dell’offerta dei servizi educativi e della loro qualità.