Il 1° Maggio a Torino, bagnato ma senza scontri

Uno dei 1° Maggio tra i più piovosi degli ultimi anni ma finalmente senza scontri. Questo risultato è stato raggiunto soprattutto grazie al lavoro organizzativo che ha portato la Fiom a posizionarsi tra il corteo dei sindacati e quello dello spezzone sociale, oltre al dialogo intercorso nelle settimane precedenti proprio con gli esponenti dello spezzone sociale.

Una grande manifestazione della città per chiedere lavoro stabile e sicuro, all’insegna della massima partecipazione e della tolleranza. Al centro i 75 anni della Costituzione. Il Primo Maggio di Cgil, Cisl e Uil Torino lo hanno illustrato nel programma in Comune durante la Conferenza Stampa di venerdì 27 aprile. Il ritrovo è stato, come di consueto, alle 9 in piazza Vittorio, da dove è partito alle 9,30 per raggiungere piazza San Carlo. Il comizio conclusivo quest’anno è stato tenuto da Domenico Lo Bianco, segretario generale della Cisl, a nome dei tre sindacati. Prima hanno parlato un rappresentante della Gioc (Gioventù Operaia Cristiana), e poi i delegati sindacali: una lavoratrice della Lear (Fim Cisl), una dipendente dell’Asl Città di Torino (Fp Cgil) e un lavoratore di Sicuritalia (Uil). “E’ un Primo Maggio importante perché la centralità del lavoro è fondamentale in particolare a Torino. E’ un evento della città, un momento di grande compattezza di istituzioni, imprese, sindacati e Terzo Settore” ha detto il sindaco Stefano Lo Russo, durante la Conferenza Stampa. L’assessore regionale Andrea Tronzano, ha sottolineato il dialogo positivo con i sindacati, “che fanno le giuste rimostranze, ma sempre con garbo, equilibrio e precisione”. “A fronte di un mercato del lavoro in lieve ripresa, non si registra una inversione di tendenza su precarietà, insicurezza e instabilità. Il 70% dei nuovi contratti nel 2022 sono purtroppo a tempo determinato. Torino diventa anche sempre più vecchia e più vuota”, ha detto Lo Bianco. “A breve avremo un’emergenza abitativa, non ci sono risorse per venire incontro agli affitti e alla morosità incolpevole. Questo problema peggiorerà nel prossimo futuro. Un altro grande tema è quello della sanità, dove nel pubblico le liste d’attesa sono sempre più lunghe”, ha sottolineato Gabriella Semeraro, segretaria generale della Cgil Torino. “Faremo manifestazioni in tutto il Piemonte, a partire da Acqui Terme con il presidente della Regione Alberto Cirio, ma anche a Novara, Vercelli e Borgosesia”, ha aggiunto Gianni Cortese, numero uno della Uil che ha ricordato tra i problemi l’occupazione femminile.

Qui l’editoriale firmato dai tre segretari generali uscito su La Stampa:

L’ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO

Quest’anno abbiamo voluto dedicare la festa del 1° maggio ai 75 anni dell’entrata in vigore della nostra Costituzione. I padri costituenti hanno elevato il lavoro a principio cardine della Repubblica italiana, che deve essere realizzato, garantito e valorizzato. Purtroppo, la strada da percorrere per favorire la piena realizzazione del diritto costituzionale è ancora lunga. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con lo scenario della guerra nel cuore dell’Europa, ha aggravato la già difficile situazione che si era venuta a determinare per gli effetti della pandemia di Covid19. Siamo preoccupati per l’occupazione che non riparte, per la precarietà e la povertà crescenti, per il declino demografico, per i salari e le pensioni troppo bassi: tutti fattori che indicano un indebolimento del tessuto sociale e un ulteriore aumento delle disuguaglianze. In questa fase, l’inflazione, l’aumento dei costi dell’energia, dei prezzi dei generi di prima necessità, colpiscono di più chi ha meno. Per queste ragioni, CGIL, CISL, UIL nazionali hanno avviato una mobilitazione che si concretizzerà in numerose assemblee nei luoghi di lavoro e nell’organizzazione di tre manifestazioni interregionali, da svolgersi a Bologna (6 maggio), Milano (13 maggio), su cui confluisce il Piemonte e Napoli (20 maggio).
In particolare, il Sindacato chiede al Governo di contrastare la precarietà, tutelare il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, alleggerendone anche il carico fiscale.
CGIL CISL UIL chiedono anche di incrementare i finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute, una maggior flessibilità per l’accesso alla pensione, tenendo anche conto dei lavori più gravosi e di cura e politiche più stringenti per la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Guardando alla città di Torino, i principali indicatori economici fotografano un territorio in difficoltà, con un urgente bisogno di riprogettare la sua struttura economica. È indispensabile valorizzare le potenzialità dell’area metropolitana e le competenze produttive, il valore degli atenei, la presenza di beni culturali ed ambientali. Manifattura, turismo e cultura, conoscenza, innovazione sociale, lavoro pubblico sono assi strategici che vanno sostenuti e integrati in un’unica visione: Torino città dell’innovazione, in grado di creare lavoro di qualità. C’è bisogno di un utilizzo intelligente e tempestivo delle risorse del PNRR per affrontare le difficoltà strutturali e proiettarsi nella difficile transizione verso un futuro, che deve essere indirizzato e governato. Ѐ prioritario rendere più rapide e trasparenti le modalità di realizzazione dei progetti. Per fare ciò servono importanti investimenti nei comparti della pubblica amministrazione, anche con l’assunzione di giovani e di specialisti, accompagnati da efficaci processi formativi.
Consapevoli delle difficoltà, questo Primo Maggio deve vederci impegnati per realizzare un sistema economico che ponga al centro il lavoro, le persone e il loro benessere.

I Segretari Generali di Cgil Cisl Uil Torino
Gabriella Semeraro, Domenico Lo Bianco, Gianni Cortese

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