COMUNICATO STAMPA

Abbiamo appreso con indignazione che il 29 aprile la direttrice della Biblioteca “N. Bobbio” del campus Einaudi si è prestata a fare una “foto di gruppo” con una organizzazione nota per le sue posizioni antisemite, fasciste e razziste.

Riteniamo che questo gesto di superficiale disinvoltura, che denota anche una conoscenza approssimativa della storia, non debba ripetersi.

Ma crediamo anche che gli organi universitari di governo del sistema bibliotecario siano chiamati non solo ad esprimersi, ma a valutare eventuali incompatibilità.

L’università e, ancor di più, le biblioteche non sono solo luoghi di apprendimento e di elaborazione del sapere.

Garantita dalla Costituzione, l’Università è il luogo in cui la produzione culturale è inseparabile dal pluralismo ed è incompatibile con il fanatismo ideologico che ha sistematicamente e storicamente negato diritti e libertà.

La Costituzione Italiana nasce proprio dalla sconfitta dell’ideologia fascista che ha represso nelle carceri e nella soppressione fisica ogni forma di pluralismo e dissenso.

Il sindacato, la Cgil, il mondo del lavoro hanno rifiutato il fascismo e contribuito alla democrazia.

Oggi come allora non siamo disposti a considerare una opinione quello che nella storia è stato un crimine.

 

Torino, 3 maggio 2021                                                                  UFFICIO STAMPA