Si chiama #lavoromolesto ed è il nome della campagna contro la violenza e le molestie anche sessuali nei luoghi di lavoro che parte giovedì 25 novembre 2021, nata da una collaborazione tra l’Espresso, Cgil Piemonte e Cgil Umbria.

Le donne braccianti nei campi o nelle serre, le lavoratrici del settore alberghiero, turistico e del tempo libero, insegnanti, impiegate, docenti, operaie, lavoratrici domestiche, bancarie, commesse… non ci sono ambiti lavorativi liberi da molestie.

Alla vigilia della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, L’Espresso, Cgil Piemonte e Cgil Umbria hanno raccolto le voci, i racconti e le testimonianze di tante lavoratrici vittime di molestie, aggressioni, minacce, ricatti anche sessuali nei luoghi di lavoro, nell’ambito di un percorso formativo per la prevenzione delle violenze e delle molestie organizzato dalla Cgil Piemonte e Cgil Umbria, insieme ai due patronati Inca, nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2021.

Da questa esperienza è stata lanciata la campagna #lavoromolesto, per rompere il silenzio.

La formazione è stata occasione per entrare nel merito di temi quali l’identità di genere, l’orientamento sessuale, le discriminazioni, l’importanza della lingua e del linguaggio, le misure di prevenzione, i principi costituzionali, la Convenzione ILO 190 e altri approfondimenti culturali e normativi.

Sono un milione 404 mila le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Rappresentano l’8,9% per cento delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione.  Nei tre anni precedenti all’indagine, ovvero fra il 2013 e il 2016, hanno subito questi episodi oltre 425 mila donne (il 2,7%).

Con riferimento ai soli ricatti sessuali sul lavoro, sono un milione 173 mila (il 7,5%) le donne che nel corso della loro vita lavorativa sono state sottoposte a qualche tipo di ricatto sessuale per ottenere un lavoro o per mantenerlo o per ottenere progressioni nella loro carriera. https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-sul-luogo-di-lavoro

Formare le delegate e i delegati è importantissimo per prevenire il rischio violenza e molestie nei luoghi di lavoro e per tutelare coloro che ne sono state vittime, ma fondamentale è prima di tutto saperle riconoscere anche se non sono raccontate.

L’importanza della rete e delle relazioni sono emerse con forza durante la formazione e dal riconoscimento di questa importanza Cgil Piemonte e Cgil Umbria hanno avviato una collaborazione con L’Espresso per dare spazio e voce, in maniera anonima, a chi vorrà scrivere e raccontare di molestie anche sessuali o violenze subite, conosciute, trattate e gestite.

Per saperne di più sulla campagna:

https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/11/23/news/molestie_lavoro_denuncia-326871401/

https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/11/23/news/perche_raccontare_le_molestie_sul_lavoro_e_un_modo_per_tutelarsi-327523396/

Clicca qui per scrivere nel form anonimo il tuo racconto:

https://www.surveylegend.com/survey/#/d29yZHByZXNzODcwOTQ=~-MoiovenKA_hnJB7UJVm