E’ terminata la fase di sperimentazione del Protocollo d’intesa per la qualificazione dell’informazione e i percorsi di orientamento per i cittadini stranieri richiedenti autorizzazioni/titoli al soggiorno

Termine della fase di sperimentazione del Protocollo d’intesa per la qualificazione dell’informazione e percorsi di orientamento per i cittadini stranieri richiedenti autorizzazioni/titoli al soggiorno.

Come condiviso lo scorso 18 aprile al tavolo convocato dal Questore, il Protocollo di cui sono stati firmatari CGIL CISL e UIL volge al termine della sua fase di sperimentazione. Riteniamo che il contributo dato da codeste OOSS al superamento della fase di emergenza sia stato positivo e in grado di alleggerire le code e i disagi che vanno però affrontati strutturalmente. Occorre passare da una fase emergenziale e sperimentale a una più strutturale e progettuale che, anche sfruttando le esperienze maturate durante la sperimentazione, preveda una concreta presa in carico del problema da parte delle Istituzioni competenti. Durante la fase di sperimentazione si è dato avvio alla formazione di operatori sindacali che operano agli sportelli e che andrà ulteriormente implementata, ma alcune questioni, di cui nell’ottobre del 2022 non avevamo ancora evidenza, richiedono la nostra attenzione, anche in relazione al permanere di una situazione di criticità che mette a rischio i diritti e la sicurezza di coloro che consideriamo cittadini della nostra Città e dei lavoratori addetti. Facciamo riferimento alla intercorsa dichiarazione di inidoneità dei locali di Corso Verona che richiede a nostro avviso una rapida soluzione alternativa che ci risulta ancora non all’orizzonte.

Occorre mettere in sicurezza il personale impiegato forze di polizia e civile, e dare risposte al disagio che le persone richiedenti autorizzazioni e titoli al soggiorno vivono ogni giorno, cui si aggiunge la mancata o parziale stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori che operano all’interno della questura e della prefettura, che ci auguriamo trovi una soluzione quanto più rapida, pur nella consapevolezza che coinvolge livelli decisionali non presenti al tavolo. Si tratta di garantire dignità a chi accede al servizio e a chi lo eroga. Siamo dunque a richiedere un incontro urgente al fine di fare un bilancio dell’andamento del Protocollo e affrontare le questioni che riteniamo più urgenti»

«Siamo preoccupati – ha dichiarato la Segretaria Confederale di Cgil Torino Elena Ferro – perché nonostante la nostra disponibilità a contribuire ad alleggerire le code dei migranti richiedenti asilo, le stesse continuano ad essere presenti sul piazzale e con l’arrivo del caldo la situazione potrebbe complicarsi. Si tratta di trovare rapidamente un’altra sede più idonea, per chi fruisce dei servizi e per chi ci lavora. Occorre che la Questura individui una soluzione certa, bisogna passare  dall’emergenza al progetto. Il Protocollo già sottoscritto per noi va pertanto rivisto».

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