UN PESSIMO SERVIZIO PER I PIEMONTESI, IN TUTTI I SENSI

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UN PESSIMO SERVIZIO PER I PIEMONTESI, IN TUTTI I SENSI

Venerdì 17 novembre, il TGR Piemonte ha raccontato la piazza torinese, dove si è svolta la manifestazione dello Sciopero Generale indetto da CGIL e UIL contro la manovra del Governo, accostandola alla manifestazione degli studenti, al presidio del Nursing Up in corso sotto la Prefettura, alla manifestazione dei sindacati di base. Tutte iniziative partite da presupposti diversi, con ragioni differenti ma che, nel servizio del TGR, vengono accostate e presentate in maniera confusa.

 

Nell’edizione delle 14, la giornalista in studio annuncia, nei titoli, il servizio che andrà in onda con queste parole: “Anche in Piemonte lo sciopero generale di CGIL e UIL: sindacati in Piazza, studenti in corteo, bruciata una bandiera di Israele, tensioni con la polizia”.

 

Tre manifestazioni chiaramente distinte vengono raccontate, nel servizio realizzato da Federica Burbatti, come se fossero un’unica iniziativa. Le immagini degli scontri e delle bandiere di Israele che vengono bruciate si intervallano con quelle di piazza Castello, dove le lavoratrici e i lavoratori sono scesi in piazza per scioperare. Per dovere di cronaca, a chi era presente in piazza insieme a CGIL e UIL non è sfuggito che la troupe della Rai è giunta in ritardo, a manifestazione ormai conclusa.

 

Non differente il resoconto delle 19.30, dal titolo “Le piazze del dissenso”. Mentre la giornalista parla degli scontri tra studenti e forze della polizia, in sovraimpressione il telespettatore legge “Lo sciopero del pubblico impiego”, per poi passare a raccontare lo sciopero regionale. Dopo aver raccolto alcune voci in piazza per rappresentare le ragioni della mobilitazione, la giornalista cita i dati delle adesioni.

 

Quali? Quelli diramati dal ministero sui trasporti. Nessun accenno a quelli inviati dai Sindacati, alla partecipazione in piazza, alle adesioni nelle altre categorie del servizio pubblico.

 

Il TGR Piemonte, che di recente ha più volte dimostrato scarso interesse nei confronti delle istanze dei corpi intermedi, oppure, come in questo caso, ne ha distorto il senso delle manifestazioni, ha reso un pessimo servizio pubblico ai telespettatori piemontesi.

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