SCIOPERO DEL TURISMO E DEL COMMERCIO: ALTA L’ADESIONE

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SCIOPERO DEL TURISMO E DEL COMMERCIO: ALTA L’ADESIONE

Contratti nazionali scaduti da anni e condizioni di lavoro insostenibili.

Oggi, le lavoratrici ed i lavoratori del Terziario, Distribuzione e Servizi, della Distribuzione Moderna Organizzata, della Distribuzione Cooperativa, del comparto turistico ricettivo alberghiero, della Ristorazione Collettiva e Commerciale, delle Agenzie di Viaggio e delle Aziende Termali sono in sciopero, per la brusca interruzione dei negoziati per il rinnovo dei contratti nazionali, che, da anni, sono al palo.

Lo sciopero è indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, con manifestazioni interregionali diffuse su tutto il territorio nazionale. Nel nord, la piazza scelta è stata quella di Milano, raggiunta da oltre 300 lavoratori provenienti dalla provincia torinese.

L’astensione dal lavoro, nel nostro territorio, ha raggiunto adesioni massicce con medie nel gruppo Carrefour tra l’80 e il 90%. Percentuali che, nei due grandi punti vendita Montecucco e Gru Village, hanno portato alla chiusura di interi reparti, come quelli di panetteria, macelleria, telefonia, ortofrutta.

Anche gli addetti delle mense comunali scolastiche hanno deciso di incrociare le braccia per protesta, portando all’interruzione del servizio negli istituti di Venaria, Torino e Pianezza.

Tornando nel settore dei grandi gruppi di vendita al dettaglio, alte adesioni nel gruppo Coop, con punte del 70% e un presidio, organizzato di fronte al punto vendita di via Livorno a Torino, partecipato da oltre 100 manifestanti.

Sempre in questo settore, registriamo percentuali del 70% all’Unes, Md e Lidl.

All’Ikea, il 90% dei dipendenti hanno deciso di non presentarsi nel punto vendita di Grugliasco.

Sul fronte dei magazzini farmaceutici, con la garanzia della fornitura di servizi essenziali, l’adesione è stata del 100% nelle aziende di Comifar, Unifarma, Unico.

 

È evidente che i timori nelle aziende, in questi ultimi giorni, erano fondati – dichiara Germana Canali, segretaria Filcams Torino che sottolinea la grande partecipazione allo sciopero – nell’area torinese riscontriamo una massiccia adesione allo sciopero sia nei settori del turismo che in quelli del commercio, oltre che un importante presenza alla manifestazione di Milano.

Questo ci fa capire che la misura è colma: salari bassi, flessibilità, contratti precari e part time involontari hanno impoverito le lavoratrici ed i lavoratori di questi settori.

Le aziende ci dovrebbero riflettere!

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