Strage di Brandizzo: un anno dopo nulla è cambiato
Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Giuseppe Saverio Lombardo, Giuseppe Sorvillo e Michael Zanera sono i nomi dei 5 operai morti, lo scorso anno, travolti da un treno mentre lavoravano alla manutenzione dei binari alla stazione ferroviaria di Brandizzo, in provincia di Torino.
Oggi, abbiamo ricordato questa strage sul lavoro, conseguenza di un sistema che antepone il profitto alla sicurezza dei lavoratori.
Familiari delle vittime, istituzioni, sindacati e società civile si sono ritrovati per chiedere che quanto accaduto un anno fa non si ripeta e che vengano accertate le responsabilità che hanno causato la morte di questi operai.
“Non è cambiato nulla e quello che è successo un anno fa in questa stazione potrebbe accadere di nuovo – sottolinea Federico Bellono, segretario generale della CGIL Torino – e questo è il limite più grande, perché ci si aspetterebbe dalla politica come dalle aziende che, di fronte a una tragedia di queste dimensioni, la prima preoccupazione fosse quella di lavorare per avere dei meccanismi in grado di impedire fatti del genere”.
“Le morti sul lavoro, nel nostro paese, non diminuiscono – conclude Bellono – perché ciò che prevale è l’interesse economico, non la sicurezza di chi è impiegato nel processo produttivo”