Corso Verona: migranti in attesa in condizioni inumane

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Molti sono in coda da sabato scorso, dormono sul marciapiede, su cartoni fradici, riparati da teli di plastica, alcuni si sono attrezzati con tende da campeggio, sono donne e uomini, hanno dai 20 ai 60 anni: davanti alla Questura di corso Verona, da qualche settimana, c’è un presidio 24 ore su 24 di migranti che tentano di ottenere un biglietto per una prenotazione per poter rinnovare il proprio permesso di soggiorno.

È una situazione intollerabile (resa ancora più difficile dalle pessime condizioni atmosferiche di questo periodo) che la Cgil denuncia da tempo e che sta diventando un problema, oltre che umanitario, di salute e salubrità pubbliche, le cui responsabilità ricadono direttamente sul Governo locale, in particolare su Prefettura e Comune di Torino, e sulla Questura, che non ha ancora individuato una soluzione credibile per questa ignobile situazione.

Ieri sera eravamo in corso Verona e abbiamo visto dei primi segni di cambiamento: è arrivata la Protezione Civile del Comune di Torino, insieme alla Croce Rossa, che ha distribuito bevande calde e coperte, con l’intenzione di proseguire tutte le sere con queste “azioni di monitoraggio”.

Manca totalmente una condizione igienico-sanitaria, per questo si è chiesto di installare dei bagni chimici.

Nell’interlocuzione tra Questura e Comune di Torino abbiamo chiesto come sia stato possibile installare delle tensostrutture decorose in via Dorè e in via Grattoni, per permettere alle persone di ripararsi dal freddo e dalle intemperie, e che la stessa cosa non si sia potuta fare in corso Verona. Per il momento non è giunta nessuna risposta.

Nessuna risposta nemmeno all’altra domanda: che fine ha fatto l’ipotesi Santo Volto? Qual è la soluzione strutturale per corso Verona e soprattutto in che tempi arriverà?

Tutta questa situazione non può prescindere dal fatto che mancano investimenti sul personale, in termini logistici e in termini informatici.

La Cgil in questi giorni sarà presente davanti alla Questura di corso Verona per dare ristoro con bevande calde e per fornire informazioni e prime risposte a queste persone chiedono solo di poter vivere e lavorare nella legalità, essendo invece vittime dello sfruttamento che questo sistema non può che favorire.

A partire dal 27 gennaio 2025, Cgil Cisl Uil Torino saranno a presidiare gli spazi antistanti l’Ufficio Immigrazione per denunciare questa intollerabile situazione.

“In corso Verona – dichiara Federico Bellono, segretario generale Cgil Torino – c’è un’emergenza umanitaria che non è frutto di un momentaneo problema organizzativo, ma una questione che si trascina da anni, risultato delle politiche di un governo che all’accoglienza preferisce politiche ostili verso i migranti, che li costringe nel limbo dell’illegalità. E poi c’è un indecoroso scarico di responsabilità a livello locale, tra Prefettura, Questura e Comune di Torino: non è accettabile che a distanza di due anni non si sia trovata una soluzione rispettosa delle persone migranti. A quando una passeggiata del Sindaco Lo Russo in corso Verona?”

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