NO al dimensionamento scolastico non condiviso
Martedì 17 giugno 2025, a partire dalle 14:30, la FLC CGIL Torino sarà in presidio insieme a lavoratrici e lavoratori davanti alla sede della Città Metropolitana di Torino (C.so Inghilterra 7), per ribadire con forza la contrarietà a ogni ipotesi di dimensionamento scolastico imposta dall’alto e non condivisa con le autonomie scolastiche coinvolte.
La Deliberazione del Consiglio Regionale del Piemonte n. 86 del 3 giugno 2025, infatti, prevede per il prossimo anno scolastico la soppressione di 7 autonomie scolastiche nella sola provincia di Torino e un totale di 15 su tutto il territorio regionale. Sulla base di questa delibera viene chiesto alla Città Metropolitana, entro il 31 luglio 2025, di approvare e trasmettere il proprio Piano di dimensionamento della rete scolastica per l’a.s. 2026/27.
Ci si prospetta, ad oggi, uno scenario spaventoso da evitare in ogni modo, specialmente dopo l’emanazione del decreto che, solo lo scorso ottobre, aveva portato la stessa Città Metropolitana a definire un indirizzo politico contrario a operazioni di dimensionamento o riorganizzazione.
A supporto di questa decisione vengono posti i dati sul calo demografico che, seppur negativi, non possono essere sfruttati per ridurre ulteriormente la spesa pubblica per la scuola. Chiediamo, invece, che la contrazione del numero degli studenti sia l’occasione per migliorare la qualità dell’offerta formativa, riducendo il numero di alunni per classe e promuovendo l’inclusività, a risorse invariate.
Il 4 giugno, attraverso un presidio, avevamo denunciato gli effetti dei tagli alla scuola pubblica che avrà conseguenze sui corsi serali e all’istruzione carceraria.
In un quadro già estremamente depauperato, la creazione di “mega-istituti” con oltre 1.500 studenti e più di 250 docenti mina alle fondamenta la democrazia scolastica, rendendo ingestibile il funzionamento degli organi collegiali e svuotando di senso la partecipazione. In questo modo, infatti, i collegi docenti non avranno più la possibilità di riunirsi e di confrontarsi democraticamente.
Per una scuola pubblica, democratica e inclusiva, diciamo NO al dimensionamento scolastico imposto!