Lavoratore morto in via Genova: inaccettabile svolgere lavori pericolosi a 69 anni

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Un nuovo incidente mortale sul lavoro a Torino e di nuovo in via Genova, teatro del crollo di una gru nel 2021 nel quale persero la vita 3 persone.

Questa mattina, un lavoratore di origini egiziane è morto precipitando dal cestello di una gru dall’altezza di 12 metri.

La morte di questo lavoratore, avvenuta in una via già segnata da lutti simili, è il simbolo di un problema profondo, stratificato e sistemico che riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Non è solo una tragedia: è il segno di un sistema che consuma le persone fino all’ultimo giorno. È inaccettabile che a 69 anni si debba ancora lavorare in cantieri pericolosi, sospesi a metri di altezza.

Non ci rassegneremo mai all’idea che morire di lavoro sia il prezzo da pagare. Serve una svolta definitiva: investire in prevenzione, formazione, ispettorati e istituire una procura nazionale per il lavoro. E pretendere che la vita venga sempre prima del profitto” dichiara Sarah Pantò, segretaria della CGIL Torino.