Operazione Epicentro: Filcams Cgil Torino denuncia il sistema degli appalti che precarizza e frammenta i diritti
La vicenda del bar Norman, storico bar torinese e più visibile tra le spie d’allarme, è l’ennesima conferma di tutti i gravi problemi strutturali che il sistema degli appalti porta con sé. L’operazione Epicentro condotta dalla Procura ha portato alla luce un sistema di gestione opaco e irregolare, che ha coinvolto direttamente le lavoratrici e i lavoratori del settore della ristorazione torinese. Dopo i primi provvedimenti giudiziari, il locale è stato chiuso e i dipendenti si sono ritrovati improvvisamente davanti alle serrande abbassate, senza lavoro, senza tutele, senza risposte.
Ma il Norman, come scrivevamo sopra, è solo la punta di un iceberg.
Seguiamo da giorni i lavoratori e le lavoratrici di un’altra azienda che rientra nel sistema scoperchiato da Epicentro. La Euroservice 2000 srls, la cui sede legale è a Roma, gestisce il lavoro di alcuni magazzini, uno dei quali, a Abbadia di Stura, con 10 lavoratori con contratto Multiservizi: magazzinieri e carrellisti. Committente di Euroservice 2000 è Postalcoop a cui da venerdì scorso l’Amministrazione Giudiziaria ha posto i sigilli.
I lavoratori e le lavoratrici di Euroservice 2000 hanno ricevuto a luglio l’ultimo stipendio e da una settimana sono state imposte loro le ferie. “Siamo sotto scacco – ci ha spiegato uno di loro – non sappiamo se ci licenzieranno o ci riassorbiranno in un’altra azienda. Non possiamo dimetterci e non riceviamo stipendi. A livello aziendale non sappiamo a chi rivolgerci perché l’amministrazione è irraggiungibile e c’è sempre qualcuno che rimbalza le risposte a qualcuno più in alto. Che probabilmente non esiste”.
“Sappiamo come i tempi giudiziari siano dovutamente lunghi data la complessità delle indagini – sottolinea Germana Canali, Segretaria Generale di Filcams Cgil Torino -. Ma oggi l’immediata priorità è lo sblocco, almeno parziale, da parte dell’Amministrazione Giudiziaria, dei fondi necessari per pagare gli stipendi. La seconda tra le priorità è una risposta a lavoratrici e lavoratori, di tutte le aziende coinvolte, che chiedono certezze sul proprio futuro. Nessuno di loro dovrebbe essere vittima delle conseguenze di scelte aziendali di cui non sono responsabili”.
Il sistema degli appalti, sempre più diffuso anche in ambiti come la ristorazione e il commercio, è una trappola che frammenta i diritti, indebolisce le tutele scaricando ogni conseguenza sulle lavoratrici e sui lavoratori.
“Per evitare il meccanismo delle scatole cinesi, generato dal sistema appalti, da anni, come Filcams Cgil, chiediamo l’estensione delle regole in uso per gli appalti pubblici a quelli privati, per aumentare controlli, garanzie e tutele” sottolinea la Segretaria Canali.
Filcams Cgil Torino metterà in atto tutte le procedure per tutelare lavoratrici e lavoratori coinvolti. Questa situazione è inaccettabile. Il sistema degli appalti privati va attenzionato e regolamentato perché, come sta dimostrando l’indagine piemontese, spesso a monte delle committenze risultano coinvolte aziende nazionali di peso, come in questo caso Gruppo Poste Italiane.
La Filcams CGIL Torino è al fianco di queste lavoratrici e lavoratori, e di tutti coloro che operano in appalto, spesso invisibili e sottopagati.
Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori delle aziende coinvolte dall’indagine Epicentro a rivolgersi alla nostra sede, per essere tutelati, accompagnati in percorsi di vertenza a difesa dei propri diritti.
Non siete soli. La Filcams Cgil è con voi.
Germana Canali, Segretaria Generale Filcams Cgil Torino – 335 8757016
Enea Schipano, Filcams Cgil Torino – 335 601 2782