Presidio con le lavoratrici e i lavoratori di Postalcoop ed Euroservice: servono chiarezza e continuità occupazionale
La vicenda che in questi giorni coinvolge decine di lavoratrici e lavoratori, a seguito dell’Operazione “Epicentro”, trae origine da chi il servizio lo ha dato in appalto: Nexive Network Srl – Gruppo Poste Italiane appalta a Opera Delivery, che a sua volta affida a Postalcoop srl.
A partire dalla serata di venerdì scorso l’Amministrazione Giudiziaria ha disposto il fermo dei mezzi di Postalcoop, fermandone così le attività, lasciando senza prospettive chi ogni giorno opera per l’azienda e disimpegnandosi senza assumere alcuna posizione pubblica. Ciononostante, i pacchi sono stati consegnati: viene quindi spontaneo chiedersi a chi Nexive abbia affidato le consegne che, fino a ieri, venivano gestite nel sito di Grugliasco da lavoratrici e lavoratori che oggi si ritrovano senza lavoro e senza stipendio.
Dopo il presidio della scorsa settimana, questa mattina si sono tenuti un nuovo presidio e un’assemblea che hanno coinvolto lavoratrici e lavoratori della sede di Postalcoop a Grugliasco (azienda che applica il contratto dei Servizi Postali) e di Euroservice (azienda ugualmente coinvolta nell’indagine che applica, invece, il contratto dei trasporti per la logistica).
Nexive Network Srl – Gruppo Poste Italiane non può tacere di fronte a fatti così gravi, che coinvolgono la propria rete e che oggi sono oggetto di indagine: non si può lasciare lavoratrici e lavoratori nell’incertezza più totale, disinteressandosi del loro futuro occupazionale.
Chiediamo con forza:
• che le normali attività lavorative riprendano, subito, senza soluzione di continuità, per tutte le lavoratrici e i lavoratori del sito e dei siti coinvolti dall’inchiesta Epicentro
• all’Amministrazione Giudiziaria di fornire risposte immediate e concrete sui tempi e le modalità di ripresa delle attività e sulle risorse a garanzia per l’erogazione degli stipendi
• a Opera Delivery di assumersi le proprie responsabilità verso chi opera per suo conto
• a Nexive Network – Gruppo Poste Italiane, committente, di chiarire la propria posizione e garantire la continuità occupazionale e i diritti di tutte e tutti.
Sta emergendo un sistema che denunciamo da tempo: un groviglio di appalti e subappalti che scarica sul costo del lavoro l’aumento degli “utili” per le imprese.
Il meccanismo scoperchiato dall’Operazione Epicentro ha, sin da subito, prodotto gravissimi effetti sui diritti e sull’occupazione. A pagare per primi le conseguenze sono lavoratori e lavoratrici chedi fronte a questa crisi non sono coperti da ammortizzatori sociali.
Per questa ragione pensiamo necessario quanto prima avviare un tavolo istituzionale con la Regione Piemonte per dare copertura economica a tutte e tutti le /I lavoratori e lavoratrici coinvolte.
CGIL Torino, SLC CGIL Piemonte e FILT CGIL Piemonte chiedono che si mettano in campo tutti gli strumenti possibili per evitare che a pagare il prezzo più alto di questa vicenda siano lavoratrici e lavoratori che non hanno alcuna responsabilità.