Nessuno spazio ai fascisti nelle scuole. Solidarietà alle studentesse e agli studenti dell’Einstein
Questa mattina si è verificata l’ennesima provocazione da parte di gruppi neofascisti in uno dei licei più impegnati nella mobilitazione a favore e a sostegno della popolazione di Gaza: il Liceo Einstein di Torino.
Si tratta di una strategia che mira a intimidire i settori più attivi e consapevoli del movimento studentesco, con la distribuzione di volantini dal chiaro e inequivocabile contenuto razzista e classista, firmati dall’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, Gioventù Nazionale.
Apprendiamo che alcuni esponenti di Fratelli d’Italia hanno negato ogni coinvolgimento, sostenendo che i volantini sarebbero stati distribuiti da sconosciuti. Ma è difficile credere che materiale politico firmato venga diffuso senza alcuna responsabilità da parte dell’organizzazione interessata.
È tempo di dire chiaramente che la doppiezza di Fratelli d’Italia e delle sue articolazioni giovanili è un problema politico e civile: un volto governativo che tenta di mostrarsi istituzionale, e un volto territoriale che riproduce modalità autoritarie e intimidatorie.
All’Einstein la provocazione si è conclusa, come da copione, con l’intervento in assetto antisommossa delle forze dell’ordine, cariche e il fermo di uno studente.
Obiettivo raggiunto: intimidire, isolare e reprimere chi si mobilita per la pace, contro il razzismo e le disuguaglianze sociali.
Ma questo episodio non è isolato.
Il 16 ottobre al Liceo Primo di Torino e nella notte del 24 ottobre al Liceo Curie di Pinerolo si sono verificati episodi analoghi, con la presenza di gruppi neofascisti davanti alle scuole e azioni che minacciano la libertà e la serenità della comunità scolastica.
Siamo di fronte a una strategia di intimidazione che inquina la vita democratica di questa città e che impone una presa di posizione chiara e inequivocabile da parte di tutte le istituzioni, delle forze democratiche e antifasciste, della cittadinanza.
Le scuole sono e devono restare spazi di formazione, partecipazione e confronto libero, non terreno di propaganda per organizzazioni che si richiamano a ideologie condannate dalla storia e dalla Costituzione.
La CGIL Torino e la FLC CGIL Torino esprimono solidarietà piena alle studentesse, agli studenti e al personale dell’Einstein. Chiedono che venga fatta piena luce sui fatti, che siano rispettati i diritti delle persone fermate e che il ragazzo fermato venga immediatamente rilasciato.
Chiediamo inoltre che il Comune di Torino si faccia carico di promuovere iniziative politiche e pubbliche per fare chiarezza e per riaffermare il valore dell’antifascismo come fondamento della convivenza democratica.
Chi agisce per far sentire, democraticamente e pacificamente, la propria voce non deve essere in alcun modo minacciato o intimidito.
Lo ribadiamo con forza: nella scuola della Costituzione non c’è spazio per il neofascismo.
NON SIETE SOLI!
GENERAZIONI DI ANTIFASCISTI SI RICONOSCONO NELLA VOSTRA LOTTA.
ORA E SEMPRE, RESISTENZA.



