Uno spettro si aggira nel vuoto politico, il bullismo istituzionale
Il consigliere Ravello, gruppo regionale di Fratelli d’Italia, le cui competenze storiche, pedagogiche, educative e scientifiche sono ai più sconosciute (e tali rimarranno), interviene sulla scelta della scuola di Rivarolo che ha deciso di invitare Eric Gobetti nell’ambito di una iniziativa sulla ricostruzione storica delle foibe, e definisce tale scelta, con un linguaggio apparentemente scomposto, “meschinità”, “schiaffo” alla storia, ad un certo punto compare anche la parola “revisionismo”. Il linguaggio appare primitivo, ma rivela una cultura politica e contiene un messaggio politico ben preciso.
Sono anni che l’estrema destra di Fratelli d’Italia individua in Eric Gobetti – storico, autore di volumi e ricerche (una anomalia per l’estrema destra) – un bersaglio da etichettare come la fonte di un rovesciamento della storia, quella delle foibe, assunta dall’estrema destra strumentalmente come l’occasione per contrapporre, quasi fossero comparabili, la vicenda complessa e drammatica delle foibe alla storia della Resistenza fondativa della Repubblica e della Costituzione.
Eric Gobetti da anni riceve minacce e intimidazioni da parte dell’estrema destra e la gravità di questa azione prescinde dalla lettura che Gobetti fornisce del fenomeno storico delle foibe.
Non ci risulta che storici dell’estrema destra siano stati investiti da aggressioni, intimidazioni e minacce. A dire il vero, non ci risultano proprio storici di area. Forse perché per fare lo storico occorre fare ricerca storiografica, misurarsi con una comunità di studiosi per analizzare e confrontarsi su tesi differenti, quando non contrapposte.
Fare storia è diverso che strumentalizzare la storia.
Nonostante questo, il consigliere Ravello pubblica con tanto di identificazione coloro che si sarebbero resi responsabili dell’iniziativa presa dalla scuola “Aldo Moro” di Rivarolo.
Quando si indicano i nemici, si indicano anche i bersagli; dietro l’apparente dichiarazione di dissenso si cela un comportamento bullistico che vuole mettere in discussione la libertà di insegnamento e l’autonomia scolastica.
Il consigliere Ravello provveda, e anche velocemente, a tenere libera la sua agenda per la manifestazione che si tiene tutti gli anni la sera del 24 aprile dove si ricorda e si celebra la Resistenza da cui nasce quella idea di rappresentanza democratica sulla quale anche Ravello è seduto. Fare i fascisti i democrazia è facile, noi siamo cresciuti con l’esempio di chi lottava per la democrazia durante il fascismo. Contrapporre le foibe alla Resistenza è il vuoto culturale e politico.
Insieme alla solidarietà a Eric Gobetti e all’Istituto Aldo Moro, oggetto di questa aggressione, la Cgil di Torino ribadisce che i giovani che si batterono contro il fascismo non sacrificarono solo le loro vite per una battaglia democratica, furono espressione di audacia, coraggio, il coraggio di un patriottismo della Costituzione.
In quella storia nasce il patriottismo, il resto è bullismo istituzionale che si agita nel vuoto.