Appalti: a quasi un anno dall’avvio del confronto con l’amministrazione il risultato è un nulla di fatto
Un’attesa inaccettabile, quella registrata con l’Amministrazione della Città di Torino.
È passato quasi un anno dall’avvio della discussione per rinnovare il protocollo sugli appalti alla luce della nuova normativa e anche volendo tenere conto del cambio di assessore e deleghe assegnate, è un tempo inaccettabile.
Inaccettabile perché ogni incontro svolto in questi mesi, si è sempre chiuso con rimandi ad altre date senza mai riuscire a produrre un risultato.
Inaccettabile perché in ogni occasione, formale e informale, abbiamo sollecitato l’amministrazione sulla necessità di stringere i tempi, senza riscontri.
Inaccettabile perché, in questo lungo anno, abbiamo siglato accordi e protocolli sugli appalti con tantissimi altri comuni della Città Metropolitana, ma non con Torino.
Inaccettabile perché Torino, inspiegabilmente, rimane l’unica grande città metropolitana in Italia a non aver firmato il protocollo sulle grandi opere.
Inaccettabile perché la firma di un protocollo significa la condivisione politica tra le parti sociali di atti che garantiscano alle lavoratrici ed ai lavoratori degli appalti salari equi, diritti, tutele e sicurezza.
Inaccettabile perché nella catena degli appalti si continua a morire!
Anche negli appalti pubblici, basti ricordare quanto avvenuto in Smat solo qualche mese fa.
Inaccettabile perché negli appalti, anche pubblici, si infiltra la criminalità organizzata, l’illegalità,
il lavoro nero, lo scambio di voti.
Inaccettabile perché, a fronte di una mozione del Consiglio sul riconoscimento di un salario minimo orario di 9 euro negli appalti, votata all’unanimità, l’interesse della giunta dovrebbe essere quello di trovare, con le parti sociali, la strada giusta per applicarlo, affinché non resti esclusivamente una onorevole intenzione non percorribile.
PRESIDIO IN PIAZZA PALAZZO DI CITTÀ
LUNEDÌ 24 MARZO 2025
DALLE 15 ALLE 17