Provocazioni neo fasciste: la reazione della società civile

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La CGIL di Torino esprime un forte sostegno alla comunità scolastica del Liceo Primo Artistico che, a firma di un numero significativo di insegnanti, ha sottoscritto un appello che riteniamo possa rappresentare un segnale della società civile e democratica torinese rispetto all’involuzione autoritaria di cui le provocazioni di gruppi neofascisti sono una delle componenti.

Così come va sostenuta la posizione contenuta nella lettera firmata da 120 genitori delle ragazze e dei ragazzi del Liceo Einstein di fronte alla inadeguata presa di posizione della Direzione dell’Istituto. Perché la strategia della provocazione registrata di fronte ai licei torinesi non può e deve essere tollerata, in misura maggiore nell’ambito di un contesto educativo.

La CGIL ha condannato e condanna ogni tipo di violenza. Questa posizione non deve però impedire a nessuno di cogliere il clima intimidatorio nei confronti di una parte dei giovani, specie quella più impegnata nelle mobilitazioni a sostegno della popolazione di Gaza delle scorse settimane. Un clima intimidatorio generato anche dal ruolo svolto dalle forze dell’ordine.

Su questo punto la CGIL è impegnata a chiedere chiarimenti e a coinvolgere le istituzioni locali affinché venga neutralizzato questo clima di intimidazione, che ha come unico obiettivo quello di strumentalizzare le mobilitazioni dei giovani in un facile capro espiatorio.

Indietro non si torna. Se qualcuno pensa di far arretrare l’ordinamento democratico su assetti autoritari deve sapere che l’ordinamento democratico è solido e ha anticorpi nelle istituzioni, nel mondo del lavoro e della cultura.

La cultura democratica e costituzionale non sarà scalfita dalla spregiudicatezza e da una strategia finalizzate ad acquisire una manciata di voti.