STRAGE VIA GENOVA: LA CGIL PARTE CIVILE NEL PROCESSO, PER CHIEDERE VERITÀ E GIUSTIZIA

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STRAGE VIA GENOVA: LA CGIL PARTE CIVILE NEL PROCESSO, PER CHIEDERE VERITÀ E GIUSTIZIA

Ci siamo ritrovati oggi, per ricordare Roberto Poretto, Marco Pozzetti e Filippo Falotico, morti due anni fa per il crollo improvviso della gru su cui stavano lavorando, per non dimenticare questa tragedia e per chiedere che si faccia verità e si ottenga giustizia.

Insieme ai familiari delle vittime, Cisl, Uil, la città di Torino e l’associazione Sicurezza e Lavoro abbiamo ribadito la necessità di fare piena luce attorno al crollo, perché siamo certi che non sia stata una tragica fatalità.

“Come Camera del Lavoro abbiamo deciso di prendere parte al processo, da poco iniziato a Torino, attraverso la richiesta di costituzione di parte civile della Fillea, cioè la nostra Categoria degli edili – spiega Federico Bellono, della segreteria della Cgil Torino – per essere da supporto alla pubblica accusa nella ricostruzione della filiera di errori, negligenze, sottovalutazioni che hanno causato la morte di 3 operai”.
“Questa scelta non ha un valore esclusivamente simbolico – continua Bellono – perché queste vittime sono figlie di un sistema che antepone il profitto alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.  Il processo ha un interesse collettivo e, come sindacato, dobbiamo farci megafono della richiesta dei diritti negati di questi operai, affinché questi fatti non accadano più”.

 

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Crollo gru di via Genova: la commemorazione due anni dopo

 

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